OMELIA DELLA CRESIMA              

            Questa domenica 05 ottobre, a Ponsacco viene conferito il Sacramento della Cresima a 64 giovani della nostra parrocchia. Questa l’omelia del nostro vescovo a commento della liturgia della parola della XXVII° domenica del tempo Ordinario che parla della vigna del Signore  (Is 5,1-7, Sal 79, Fil 4,6-9, Mt 21,33-43).

            “Oggi è una bella giornata. Il cielo è blu, pieno di sole, il terreno è ancora splendido e verde. È  bello davvero quest’inizio di un autunno così speciale. Tutto è solare come un’altra primavera e ci invita alla gioia,alla festa, all’allegria. Anche voi siete in festa con i vostri amici, genitori, parenti e invitati. Questa comunità è in festa con voi.. Cari ragazzi, noi tutti siamo in festa per la vostra  Confermazione.

            Eppure la parola di Dio di quest’oggi ci comunica un velo di tristezza. E noi, poiché vogliamo essere gli ascoltatori attenti della Parola di Dio, dobbiamo accogliere anche questo velo di tristezza che il vangelo  ci comunica.

            La storia della vigna che viene raccontata nella prima lettura e nel vangelo è una storia molto triste infatti. Questa vigna, amata dal padrone, custodita, oggetto della sua attenzione e delle sue cure – lo sappiamo noi toscani quanto è bello avere una vigna, che cosa produce la vigna, noi che la coltiviamo nelle nostre terre mediterranee, sappiamo apprezzarne la bellezza e l’importanza – ebbene questa vigna che era amata dal padrone ed è stata custodita, coltivata, concimata, potata da lui che ha fatto tutto quanto è possibile per farla crescere aspettando che portasse buon frutto a suo tempo, è piuttosto deludente!Nonostante tutte le attenzioni del padrone, questa vigna non produce niente!. Non produce niente!.. Tutti soldi persi!. Tutto lavoro sprecato!. Tanta fatica spesa invano. La vigna non produce niente … è triste questo racconto .. è indubbiamente molto triste!.

            Come triste è la storia raccontata nel Vangelo, dove sempre di vigna si parla. Ci racconta anche che i coltivatori della vigna non hanno voluto dare quello che è giusto al padrone. Anzi, percuotono i servi che sono stati mandati dal padrone per chiedere la porzione del raccolto e addirittura uccidono anche il figlio del padrone per  possedere la vigna. I custodi della vigna si approfittano, non agiscono con responsabilità.. tradiscono la fiducia del padrone!.

            Questa vigna carissimi – lo capiamo benissimo – parla di noi. Siamo noi, la vigna di cui parla Dio. Siamo noi la vigna che spesso non produce i frutti buoni. Siamo noi, ciascuno di noi, questa società malata è la vigna del Signore!!..Questa vigna è la Chiesa anche!. La chiesa infatti a volte non è come dovrebbe essere. I custodi della vigna sono tutti coloro che nella chiesa hanno un compito particolare: i sacerdoti, i vescovi, il Papa e tutti gli altri anche laici che hanno una responsabilità. E tutte queste persone possono anche tradire il loro impegno, la loro missione nella vigna del Signore che è la Chiesa!. Ma i custodi, i contadini infedeli della parabola possono essere anche i governanti, i politici, gli uomini del potere che molto spesso non fanno il loro dovere e diventano prepotenti, egoisti e tradiscono la fiducia del popolo e portano questo mondo, che è la vigna del signore, alla rovina! Ecco, siamo noi … siamo noi la vigna del Signore!. Questa vigna parla di noi e della nostra responsabilità!. Parla della nostra ostinazione nel male. Parla della nostra cecità, della nostra chiusura, delle nostre ribellioni a Dio.

            La storia della vigna parla però anche dell’amore di Dio per noi che non viene mai meno. Qui allora la storia si apre alla speranza. C’è uno spiraglio di luce. Dio avrebbe tutto il diritto di metterci un pietra sopra all’umanità.. una pietra sopra il mondo, forse sulla Chiesa … sulla vita nostra!.. Avrebbe tutto il diritto di dire basta!, mi avete combinato troppi guai e ora, basta!.  Ma, Dio non lo fa!. Dio continua ad amarci. Continua ad aspettarci!. Continua ad avere pazienza con noi. Continua a darci fiducia! Pensate un po’! Noi che non ce la meritiamo, e la tradiamo tutti i giorni, nonostante tutto il Signore continua a darci fiducia!  Se non fosse un’offesa, direi che questo Dio è pazzo!

            È così!, l’amore di Dio per noi è senza limiti, senza condizioni.. Egli infatti punta a commuoverci. Vuole sciogliere il nostro cuore di pietra, vuole spingerci all’amore. Questo Dio non ama punirci. Il Dio che noi conosciamo, il Dio del nostro Signore Gesù Cristo non è vendicativo, è paziente, è infinito nella misericordia. Egli non vuole la morte dei peccatori, perché che il peccatore si converta e viva. Questo è il messaggio del Cristianesimo. Dobbiamo esserne consapevoli. Dobbiamo esserne coscienti.

            Allora cari ragazzi, anche voi siete vigne!. Siete le vigne giovani!. Oggi con la cresima sarete innestati. Perché siate le vigne buone che producono il vino buono dell’amore, della felicità. Sapete cosa significa innestare?.. Domandate ai vostri nonni e ai genitori che sanno come innestare la vigna!.  Allora oggi, si compie questo vostro innesto. Siete innestati in Cristo. Quindi diventate la vigna buona!. La vigna che può dare frutto. Però, bisogna che ci mettiate anche del vostro impegno, bisogna che cresciate senza dimenticarvi di Dio, del suo amore. Cercate di fare la sua volontà, giorno dopo giorno.. Perché, solo con l’innesto la vigna non può produrre i frutti attesi. Bisogna che sia coltivata, che sia concimata, che sia curata. Dobbiamo essere coscienti di questo necessario impegno. Bisogna essere consapevoli della presenza continua di Dio nella vostra vita. Ci sono ancora tante cosa da fare ….

            Una vigna giovane deve crescere ancora per poter portare il frutto buono.. Questo è il mio augurio per voi che siete innestati in Cristo. Possiate essere una vigna buona che produce frutti pieni di bontà, di amore, di giustizia, di verità, di purezza e di responsabilità. Questo è ciò che piace a Dio e per questo siamo chiamati..

            Diamoci da fare allora.. perché Dio non si stanca mai di amarci, non si stanca mai di perdonarci, non si stanca d’avere pazienza con noi. Ma noi, è giusto che rispondiamo con amore, con la nostra dedizione, con la nostra piena adesione imparando soprattutto a voler bene ai nostri fratelli. Perché questo è ciò che sta più a cuore al nostro Dio Padre!.

I Cresimati di quest’anno sono: 

          Giovanni Lami. Nicola Caroti. Marco Carofalo. Francesco Alfio Giunta. Gabriele Camino. Gabriele Degl’Innocenti. Mattia Torrioni. Mattia Montagnani. Marco Menichini. Filippo Bellucci. Vincenzo Striano. Ida Galiano. Iacopo Buti. Edoardo Tolomei. Lorenzo Pratelli. Gianmarco Barsotti. Aurora Ricci. Alessia Menichini. Alessia Bellantone. Marta Marinari. Cristiana Volterrani. Martina Merola. Francesca Menichini. Giulia Menichini. Caterina Bini. Greta Bitozzi. Naomi Croce. Massimiliano Giusti. Marco Ciardelli. Andrea Meini. Matteo Bracci. Giacomo Maggini. Alessio Pellegrini. Leonardo Lombardi. Mirko Grilli. Pietro Posarelli. Debora Pedelini. Francesco Ferretti. Chiara Battiato. Diego Caroti. Alessio Ventavoli. Noemi Guerrini. Costanza Turini. Francesca Turini. Cristian Angioli. Sara Hysa. Tommaso Pieri. Luca Tontoli. Salvatore Caiazzo. Matteo Giuliani. Chiara Chesi. Mario De Dominicis. Maria Sole Turini. Asia Mataluni. Giorgia Gadeschi. Dario Panicucci. Eleonora Morelli. Lorenzo Bigazzi. Cecilia Turini. Giulia Pianu. Chiara Volpi. Nicoló Lazzeri. Francesco Rocchi. Lorenzo La Macchia.

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